Essere ospitati ad Ales nella casa natale di Antonio Gramsci e la connessa libreria/centro-di-documentazione è certamente un onore immeritato, ma che mi ha fatto tanto piacere.
Il luogo è bello e curato anche architettonicamente ed esteticamente, con tutte le pareti bianche e i mobili altrettanto bianchi ed essenziali. Un’ampia sala per eventi multimediali e conferenze può accogliere parecchio pubblico.

La presentazione è stata partecipata e, dall’attenzione del pubblico, penso che avremmo potuto proseguire per ore se avessimo voluto, ma dopo un’ora e mezza abbondante, abbiamo ceduto la sala ai “Syncopated City” e ci siamo goduti il live set.

Bravi, davvero bravi i musicisti di questa formazione jazz sarda, per l’occasione in duo (Irene e Stefano), con voce, chitarra basso e tanta elettronica. Raffinati e coinvolgenti.

Ultimi due appuntamenti della XXIII edizione del Festival Suoni e Ritmi per la Pace 

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