Intanto voglio fare un grande applauso a Antonio Del Castello, l’amico che mi ha accompagnato nella presentazione, che è venuto appena dimesso dall’ospedale, con le medicazioni, tumefatto e con un occhio nero, perché la mattina aveva avuto un incidente con la bicicletta andando al lavoro. Mi ha detto che sarebbe venuto anche in barella (già non c’era Francesco, che aveva dovuto rinunciare per motivi familiari).

Come previsto, purtroppo, c’era poca gente alla presentazione, un a ventina di persone. Il Campania Libri Festival è un evento troppo grosso (6 presentazioni contemporanee, dalle 10 alle 22, una trentina al giorno, per 4 giorni). Come dice Wu Ming 1, si confonde il gigantismo con il pretigio.
Gli eventi sono talmente tanti che quando scorri il programma non riesci a riconoscere quali ti possono interessare.

Comunque, la mia presentazione era nella sala denominata “Coerenza”. Grazie.
Il pubblico molto attento e interessato.

Dopo che ho raccontato della mia esperienza con Basaglia, uno dei partecipanti, esperto del settore, ci ha detto che in questo periodo Basaglia viene molto citato negli Stati Uniti, che le sue teorie vengono molto dibattute e che stanno partendo là diverse iniziative di apertura delle strutture. Una ulteriore curiosità è che diverse realtà che promuovono le idee basagliane sono interne ad ambienti polizia. Non ho idea della reale dimensione di questo fenomeno, ma ovviamente mi fa molto piacere.

Una curiosità: per il pernottamento il festival mi ha trovato una stanza al Chiaja Hotel, che, come mostra il cartello nella foto sotto, tanti anni fa era un luogo dedito ad un altro genere di accoglienza.

 

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