Negli anni ho imparato diverse cose sul criminale colonialismo sionista, come tutte le forme di colonialismo, anche questo razzista, fascista, sterminatore e predatore.
Molte le ho imparate da valenti storici come l’israeliano Ilan Pappè o il prof. Lorenzo Kamel, italiano, ma laureato a Tel Aviv. Altre dai rabbini ebrei newyorkesi, oppure da altri ebrei come i giovani refusenik (obiettori di coscienza) israeliani che ho incontrato.
Insomma gran parte di ciò che so ha un’origine ebraica, in quanto nel nostro mondo “uccidentale” “democratico” quasi tutto questo viene ben celato dietro strati di opacità e di propaganda, che parlano del popolo ebreo come fosse un unico monolito sionista, giustificando così il genocidio e le razzie in Palestina e alimentando l’antisemitismo esistente. Va ricordato, invece, che gran parte degli ebrei ritiene un abominio contrario alla Torah la costruzione di uno stato nazionale prima della venuta del Messia e comunque un organizzazione politica criminale quella sionista.
Per questo ho deciso di riassumere un po’ di cose che ho imparato in questa serie di aricoli.
Questo è il quarto, gli altri sono elencati qui:
- Sionismo: Colonialista dalle origini
- Sionismo: Sempre alleato del nazismo
- Sionismo: Terrorista dalla nascita
- Sionismo: Chi ha allevato Hamas
- Sionismo: Genocidio, Crimini di guerra e contro l’umanità (in arrivo)
- Sionismo: Antisemitismo e Hasbara (in arrivo)
La creazione di Hamas
Hamas è un’organizzazione criminale, su questo non c’è dubbio.
Non perché combatte le forze israeliane sioniste, dato che la resistenza, anche armata, è un diritto assoluto dei palestinesi, sancito anche dalla risoluzione ONU 37/43 del 3/12/1982, ma perché nel farlo ha volutamente attaccato, ucciso e imprigionato dei civili. Attaccare volutamente civili è un crimine evidente, il fatto che lo facciano praticamente quasi tutti gli eserciti del mondo non giustifica nessuno.
Ma chi sono i criminali che hanno creato Hamas?
Come aveva confidato Yitzhak Rabin a Hosni Mubarak e al giornalista del Corriere della Sera Antonio Ferrari un paio di mesi prima di essere assassinato dall’estrema destra israeliana, che ha voluto così far fallire così gli “Accordi di Oslo”.
Anche in questi giorni drammatici, con una guerra in Medio Oriente già costata migliaia di vittime e un numero impressionante di tragedie fra le due parti (Israele e Palestina), che conosco più profondamente della mia Italia, la verità storica fa molto male, anzi malissimo. Chi la conosce finge di non ricordare o sottovaluta i ricordi. Chi non la conosce, soprattutto i più giovani, è assetato di sapere ogni dettaglio. Persino chi vi parla, e che ha vissuto guai e bugie di mezzo mondo, è adesso costretto a riproporre uno dei fatti più angoscianti, vissuto in prima persona.
Fu il grande Yitzhak Rabin, allora primo ministro di Israele, a raccontarmelo, due mesi prima di essere ammazzato da un terrorista a Tel Aviv. «Quanto sto per dirle è allucinante, ma è l’assoluta verità». L’invincibile curiosità del giornalista accese tutte le possibili luci sul volto e sugli occhi di Rabin, che disse: «Purtroppo Hamas lo abbiamo inventato noi israeliani, e la ragione è semplice: l’OLP di Arafat era un pilastro di laicità e piaceva troppo a tutto l’Occidente». Sgranai gli occhi: «Scherza?». «No amico mio. Inviammo un folto gruppo di palestinesi molto determinati sulle montagne del Libano meridionale. Venivano avvicinati. Offrivano interviste. Storia pazzesca ma purtroppo verissima». Ero sconvolto.
Pochi giorni dopo al Cairo ottenni un’intervista dal presidente Hosni Mubarak, che mi onorava della sua amicizia ed era sempre felice di ricevermi. Mi raccontò anche lui quanto mi aveva detto Rabin. Il premier israeliano non ebbe alcuna remora a confidarsi con il leader egiziano, che pareva sconvolto dalla notizia.
Non solo. Qualche giorno dopo, ad Amman, re Hussein di Giordania, che aveva incontrato sia Mubarak sia Rabin, confermò tutto. Ovviamente ho raccontato puntualmente sul mio amato giornale, il Corriere della Sera, incurante di qualche critica dei soliti ignoranti creduloni, anche gli aspetti più drammatici di quella notizia. La verità, per chi non la pratica con costanza e determinazione, fa sempre paura, anzi molta paura perché fa crollare il muro delle convenienze. La ripropongo anche adesso perché la spaventosa guerra in Medio Oriente ha impedito a coloro che sanno o sospettano la verità, di ricordare quel retroscena che avvolge come una scatola sigillata il fatto. Lo conosce benissimo anche l’attuale primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che non è amato dalla maggioranza del suo popolo, e che ha evitato precisazioni che potrebbero sminuirne la delicata e traballante posizione al vertice del suo Paese. Verità scomoda indubbiamente. Anche quello …
(fonte: https://www.youtube.com/watch?v=BseuhozqQyg )
(vedi anche: https://video.corriere.it/esteri/vicino-oriente/quando-verita-fa-troppo-male/c68fd36c-6b5e-11ee-bdbb-441706600688 )
Come possono esistere criminali che finanziano e supportano Hamas?
Ce lo spiega lo stesso Netanyahu che nel marzo 2019 dichiara ai membri della Knesset del Likud: “Chiunque voglia contrastare la creazione d’uno Stato palestinese deve sostenere il rafforzamento di Hamas e il trasferimento di denaro a Hamas”, “Questo è parte della nostra strategia”.
Lo raccontano da anni i media israeliani e internazionali, come Haaretz, The Jerusalem Post, o The Intercept, riportando anche le parole di Netanyahu, Smotrich e altri esponenti israeliani.
Cosa disse Netanyahu nel 2019? “i soldi per Hamas parte della strategia per mantenere i palestinesi divisi”
“chi è contro uno Stato palestinese dovrebbe essere per” trasferire i fondi a Gaza”
(fonte The Jerusalem Post: https://www.jpost.com/arab-israeli-conflict/netanyahu-money-to-hamas-part-of-strategy-to-keep-palestinians-divided-583082 )
“Ma sapevate anche che Hamas – che è l’acronimo arabo di “Movimento di resistenza islamica” – probabilmente non esisterebbe oggi se non fosse per lo stato ebraico? Che gli israeliani hanno contribuito a trasformare un gruppo di islamisti palestinesi alla fine degli anni ’70 in uno dei gruppi militanti più famosi del mondo?”
(fonte The Intercept: https://theintercept.com/2018/02/19/hamas-israel-palestine-conflict/ )
“Prima che promettessero di Annientare Hamas, i funzionari israeliani lo consideravano un bene
Hamas ha da tempo offerto a Israele un alibi per evitare di rispettare il suo presunto impegno per lo stato palestinese.”
E il ministro Bezalel Smotrich ha offerto una valutazione insolitamente franca dell’approccio del governo a Hamas in un’intervista del 2015:
“L’Autorità Palestinese è un peso, e Hamas è una risorsa” … “È un’organizzazione terroristica, nessuno la riconoscerà”
(fonte The Intercept: https://theintercept.com/2023/10/14/hamas-israel-palestinian-authority/ )
Che Hamas è stata creata dal governo Israeliano lo spiegano anche diversi funzionari israeliani, come Avner Cohen, come ben lo racconta il quasi omonimo Spike Cohen in un suo tweet.
(fonte: https://x.com/RealSpikeCohen/status/1710791869272121772 )
“Con mio grande rammarico, Hamas è una creazione di Israele.”
Queste sono le parole di Avner Cohen, un ex funzionario israeliano per gli affari religiosi che ha lavorato a Gaza per decenni.
Mentre osservi la morte e la distruzione che si stanno verificando inIsraele e Palestina, è importante che tu sappia che il governo israeliano è responsabile dell’ascesa di Hamas.
Se non fosse per il governo israeliano, Hamas potrebbe non esistere nemmeno.A partire dalla fine degli anni ’70, il governo israeliano decise di voler creare un “contrappeso” islamista radicale all’OLP, guidata dal partito laico e di sinistra Fatah di Yasser Arafat.
Il loro ragionamento era che, se i palestinesi fossero stati impegnati a combattersi tra loro, non sarebbero stati in grado di combattere Israele. Dividere e conquistare.
A partire dalla fine degli anni ’70, iniziarono a erogare finanziamenti diretti a un gruppo marginale di radicali, alle loro organizzazioni e alle loro moschee.
Uno di loro era lo sceicco Ahmed Yassin, leader dei Fratelli Musulmani a Gaza, che aveva anche fondato il gruppo islamista Mujama al-Islamiya. L’organizzazione fu riconosciuta come ente benefico dal governo israeliano nel 1979 e iniziò a ricevere finanziamenti poco dopo.
Il generale di brigata Yitzhak Segev, all’epoca governatore militare israeliano a Gaza, ha affermato che gli era stato assegnato un budget per finanziare queste moschee e organizzazioni e che gli era stato detto di riservare loro un trattamento preferenziale rispetto all’OLP.Negli anni ’80, Cohen scrisse un rapporto ufficiale ai suoi superiori, in cui li metteva in guardia dal continuare con questa strategia. “Suggerisco di concentrare i nostri sforzi sulla ricerca di modi per smantellare questo mostro prima che la realtà ci piombi addosso”, scrisse all’epoca.
Non ascoltarono.
Nel 1987 questi gruppi formarono Hamas e il resto è storia.Migliaia di israeliani e palestinesi innocenti uccisi.
E come vediamo oggi, il numero dei decessi continua ad aumentare.
È importante notare che il governo degli Stati Uniti fornisce miliardi di dollari al governo israeliano e centinaia di milioni all’autorità palestinese.
I contribuenti americani sono costretti a finanziare la carneficina a cui state assistendo in questo momento.
È ormai da tempo che tutto questo deve finire.Gli aiuti militari esteri consistono nel prendere denaro dai lavoratori americani e darlo a ricchi e potenti stranieri per finanziare guerre, genocidi, terrorismo e altri orrori.
È ormai tempo che finisca.
Lo rispiega anche Ami Ayalon, capo del servizio segreto interno
israeliano Shin Bet dal 1995 al 2000 al TG3 RAI, aggiungendo anche un ragionamento inoppugnabile: “Avremo sicurezza quando i palestinesi avranno speranza.“.
(fonte: https://x.com/i/status/1718705506162712656 )
Leggo ancora da The Intercept
“Solo negli ultimi dieci anni, Israele è entrato in guerra con Hamas tre volte – nel 2009, 2012 e 2014 – uccidendo circa 2.500 civili palestinesi a Gaza nel processo. Nel frattempo, Hamas ha ucciso molti più civili israeliani di qualsiasi gruppo militante palestinese laico. Questo è il costo umano del contraccolpo.
“Quando guardo indietro alla catena di eventi, penso che abbiamo commesso un errore”, ha poi osservato David Hacham, un ex esperto di affari arabi nell’esercito israeliano”
Ma chi è così imbecille da allevare dei cani rabbiosi e poi sorprendersi che questi lo abbiano morso?
Però forse non si tratta di imbecillità, ma di mero calcolo da parte di criminali a cui non importa nulla di far morire non solo i “nemici” palestinesi, ma anche gli stessi cittadini israeliani.
Per questi criminali sionisti, come al tempo della Shoah degli ebrei non importa nulla. A loro importa solo di espandere il loro stato nazionalista e di impedire la nascita di uno stato palestinese
Non solo Hamas
Questa idiozia di creare, supportare e finanziare forze criminali, più o meno nemiche, Israele la condivide con i criminali U.S.A., quelli che hanno
allevato i Talebani, i Noriega, gli Osama Bin Laden, eccetera, per lamentarsi poi perché aggrediti da loro.
Gli israeliani la praticano a largo raggio nei loro deliranti tentativi di destabilizzare altre forze di governo dell’area: Iran, Iraq, Siria, Libano, Gaza, Cisgiordania, Libia, ecc.
Per questo finanziano l’ISIS e ne curano i miliziani feriti nei loro ospedali.
Per questo finanziano altri gruppi armati dell’estremismo musulmano come Al-Qaeda, o le cosiddette “Forze Popolari”, quei criminali che nel 20.. sequestrarono e uccisero il cooperante italiano Vittorio Arrigoni.
Ma ancora una volta “sordida allenza” è solo fonte di criminalità:
L’assassinio della scorsa settimana di Yasser Abu Shabab – il 32enne leader delle “Forze popolari” sostenute da Israele, una milizia che opera nella zona di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, è più di un lurido col
po di banda. La sua uccisione per mano dei suoi miliziani scontenti è una chiara rappresentazione di una politica che viene annullata.
Per mesi, Israele ha ricucito una sordida alleanza di criminali condannati, ex affiliati dell’ISIS e collaboratori opportunisti, presentandoli come l’embrione di un’alternativa di governance locale a Hamas a Gaza, mentre li usa per orchestrare la fame e compiere attacchi a nome di Israele. Ora, questo tentativo di coltivare una rete di bande criminali per procura come subappaltatori della sua occupazione sta crollando in lotte intestine paranoiche e caos sanguinoso.
(fonte +972: https://www.972mag.com/israel-gaza-proxy-yasser-abu-shabab/ )
Da sempre Israele, ol
tre alla criminale occupazione della Palestina, ha portato guerra, morte e destabilizzazione in tutto il Medio Oriente, sia con attacchi diretti, che con il sostegno a queste bande criminali, che con il suo terrorismo.









