Negli anni ho imparato diverse cose sul criminale colonialismo sionista, come tutte le forme di colonialismo, anche questo razzista, fascista, sterminatore e predatore.
Molte le ho imparate da valenti storici come l’israeliano Ilan Pappè o il prof. Lorenzo Kamel, italiano, ma laureato a Tel Aviv. Altre dai rabbini ebrei newyorkesi, oppure da altri ebrei come i giovani refusenik (obiettori di coscienza) israeliani che ho incontrato.

Insomma gran parte di ciò che so ha un’origine ebraica, in quanto nel nostro mondo “uccidentale” “democratico” quasi tutto questo viene ben celato dietro strati di opacità e di propaganda, che parlano del popolo ebreo come fosse un unico monolito sionista, giustificando così il genocidio e le razzie in Palestina e alimentando l’antisemitismo esistente. Va ricordato, invece, che gran parte degli ebrei ritiene un abominio contrario alla Torah la costruzione di uno stato nazionale prima della venuta del Messia e comunque un organizzazione politica criminale quella sionista.

Per questo ho deciso di riassumere un po’ di cose che ho imparato in questa serie di aricoli.
Questo è il terzo, gli altri sono elencati qui:

 

Il terrorismo sionista

Da decenni ormai ogni volta che i media uccidentali parlano di terrorismo sottintendendo il terrorismo mediorientale, arabo, mussulmano, usando queste tre parole come sinonimi e negativi.
Il problema è che in medio oriente e nei paesi arabi il terrorismo, prima di allora sconosciuto, arrivò proprio con i sionisti dell’Haganah.

Ecco un riepiloghino incompleto degli attacchi principali:

Membri della Banda Stern

(fonte parziale: https://x.com/KeithWoodsYT/status/1794170341406781576 )

Quando gli ebrei iniziarono a colonizzare la Palestina all’inizio del XX secolo, il terrorismo seguì presto. L’Haganah, apparentemente più moderata, fu fondata nel 1920. Da questo nacquero altri due gruppi paramilitari sionisti più radicali: l’Irgun Tzvai Leumi (detto Etzel), fondato nel 1931 e la Banda Stern (detta Lehi) (fondata nel 1940).
La strategia era “a doppio binario”: terrorizzare gli arabi per indurli ad abbandonare le loro terre e costringere gli inglesi a lasciare la Palestina.

Durante l’insurrezione e prima di essa, i gruppi terroristici sionisti effettuarono uccisioni indiscriminate di palestinesi e non solo.

La nave S.S. Patria

30/06/1924: l’Haganah uccide lo scrittore e poeta ebreo Jacob Israel di Haan, che da sionista è diventato anti-sionista e con i suoi contatti sta ottenendo risultati diplomatici presso le corti arabe per una migrazione di ebrei in Palestina, ma senza creazione di uno stato nazionale.
19/06/1938
: 18 e 24 feriti da una bomba nel mercato arabo di Haifa.
16/07/1938: 10 persone uccise da una bomba nella piazza del mercato a Gerusalemme.
25/07/1938: 43 persone furono uccise quando sionisti piazzarono una bomba nel mercato di Haifa.
25/07/1938: un attacco ai lavoratori arabi in una piantagione di banane.
26/08/1938: 24 persone uccise da una bomba nella piazza del mercato a Jaffa.
27/02/1939: 33 persone uccise in attacco multiplo, fra cui: 24 da una bomba nel quartiere del mercato di Haifa e 4 da una bomba nel mercato ortofrutticolo di Gerusalemme.

Nel 1940, l’Haganah bombardò la SS Patria, una nave utilizzata dagli inglesi per deportare 1.800 ebrei che avevano tentato di entrare illeg

almente in Palestina. L’Haganah intendeva paralizzare la nave, ma col suo attentato l’affondò e

Ricercati per il King David Hotel

uccidese 267 persone, soprattutto ebrei, 50 membri dell’equipaggio e i militari britannici

Nel 1944, i sionisti iniziarono un’insurrezione contro il “Mandato” britannico della Palestina, prendendo di mira sia forze britanniche, che arabe.
Fra i principali organizzatori il leader dell’Irgun Menachem Begin, poi fondatore del Likud e Primo Ministro d’Israele.

“How does it feel, in the light of all that’s going on, to be the father of terrorism in the Middle East?”
“In the Middle East?” he [Begin] bellowed, in his thick, cartoon accent. “In all the world!”
“Come ci si sente, alla luce di tutto quello che sta succedendo, ad essere il padre del terrorismo in Medio Oriente?”
“Nel Medioriente?” urlò lui [Begin], conl suo forte accento da cartone animato. “In tutto il mondo!”

(Menachem Begin a Russell Warren Howe, gennaio 1974)

27/09/1944: 150 membri dell’Irgun attaccarono quattro stazioni della polizia britannica, provocando 4 morti.

L’attentato al King David Hotel

29/09/1944: fu commesso un omicidio a Gerusalemme di un ufficiale senior del Criminal Intelligence Department (CID) inglese.

01/11/1945: cinque locomotive furono distrutte nella stazione di Lydda.

27/12/1945: una bomba esplose alla sede del CDI di Gerusalemme e si verificò un attacco alla base dei Royal Electrical and Mechanical Engineers di Tel Aviv.
22/02/1946: 14 aeroplani furono distrutti in cinque basi della Royal Air Force.

22/07/1946: l’Irgun di Begin effettuò l’attentato al King David Hotel di Gerusalemme, provocando la morte di 91 persone e il ferimento di altre 46. Tra le vittime il personale dell’hotel e passanti innocenti. Nel 2006, Israele ha inaugurato una targa per celebrare i responsabili dell’attentato.

31/12/1946: attentato dell’Irgun all’ambasciata inglese in via XX Settembre a Roma, con 40 kg di TNT,

L’affare dei sergenti

piazzati in valigie vicino all’ingresso principale, che provocarono due feriti. Nel 1952 Moishe Deitel e altri 7 sospetti furono processati in contumacia e condannati a pene lievi.
( https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000009302/2/-6858.html )
Peraltro secondo lo storico Giuseppe Parlato l’esplosivo fu acquistato dall’Irgun dai Fasci di Azione Rivoluzionaria del fascista italiano Pino Romualdi.
(altra fonte: https://x.com/valeriorenzi/status/1719246315115200848 )

29/07/1947: il cosiddetto “Affare dei sergenti”: L’Irgun rapì due sottufficiali del British Army Intelligence Corps e, in risposta alle condanne a morte pronunciate contro tre combattenti dell’Irgun, li impiccò e ne mise i bottini di furti sui corpi. La furia per questo portò a rivolte antiebraiche in Gran Bretagna.
29/09/1947: un barile con una tonnellata d’esplosivo fu fatto esplodere nella sede della polizia di Haifa, durante il primo giorno del “sukkot”, causando 10 morti e 53 feriti.
13/12/1947: due bombe esplosero alla Porta di Damasco a Gerusalemme, provocando 5 morti e 47 feriti.
15/12/1947: una bomba esplose al Noga Cinema di Jaffa, causando 10 morti.
29/12/1947: una bomba lanciata da un taxi esplose alla Porta di Damasco a Gerusalemme, provocando 13 morti e 32 feriti.
30/12/1947: si verificò il massacro della raffineria petrolifera di Haifa, con 6 morti e 42 feriti.
01/01/1948: una sparatoria contro degli Arabi in un caffè di Giaffa causò 2 morti e 9 feriti.
05/01/1948: L’Haganah, fu responsabile dell’attentato all’Hotel Semiramis, di proprietà cristiana. L’esplosione ha ucciso almeno 25 palestinesi che stavano celebrando il Natale ortodosso e un alto diplomatico spagnolo.
05/01/1948: un camion bomba esplose fuori dal Serrani, il municipio di Giaffa, provocando 14 morti e 19 feriti.
07/01/1948: una bomba esplose alla Porta di Jaffa, causando 20 morti.

Il Semiramis Hotel

18/02/1948: un attacco al mercato di Ramla, provocò 12 morti e 43 feriti.
01/03/1948: una bomba colpì il Bevingrad Officers Club, causando 20 morti e 30 feriti.

09/04/1948: i militanti dell’Irgun e del Lehi commisero congiuntamente il massacro di Deir Yassin di 107-120 palestinesi, compresi donne e bambini. Deir Yassin era un villaggio palestinese di circa 600 persone vicino a Gerusalemme.
Alcuni dei resoconti di prima mano del massacro di Deir Yassin includevano la notizia di un giovane uomo legato a un albero e dato alle fiamme, ragazze allineate contro un muro e colpite con un mitragliatore e un bambino gettato in un forno mentre suo padre guardava.
Molti autori del massacro di Deir Yassin furono in seguito assorbiti nelle IDF. Menachim Begin affermò in seguito nel suo libro: “Senza ciò che è stato fatto a Deir Yassin, non ci sarebbe stato lo Stato di Israele“.

25-30/04/1948: viene lanciata l’Operazione Hametz, un attacco criminale su vasta scala dell’Irgun alla

Corpi a Deir Yassin

città di Jaffa, caratterizzata da un bombardamento di tre giorni sul sulle abitazioni civili del centro città. L’operazione fu bloccata dagli inglesi, che minacciarono di essere ancor più criminali e bombardare le abitazioni civili di Tel Aviv.
L’operazione comunque spinse ad abbandonare la città tra i 15.000 e i 25.000 abitanti di Jaffa.

L’Haganah e l’Irgun di Begin continuarono regolari offensive negli insediamenti arabi dopo la guerra arabo-israeliana del 1948, con terrorismo, stupro e uccisioni indiscriminate, utilizzate per imporre uno stato di terrore. Temendo altri eventi come Deir Yassin, centinaia di migliaia di persone sono fuggite.
Nel 1948, oltre 750.000 palestinesi, fuggirono dalle loro case o furono espulsi dalle organizzazioni paramilitari sioniste con il supporto dell’esercito israeliano. L’espulsione prese il nome di “Nakba“. Poi, vennero approvate una serie di leggi per impedirne il ritorno
Tra il 1947 e il 1949 le forze sioniste hanno distrutto oltre 530 villaggi palestinesi. Circa 15.000 sono i palestinesi assassinati in quel periodo.

11/04/1948: nel porto di Bari un’esplosione affonda la nave Lino, che doveva traportare un carico di 8.000 fucili per l’esercito siriano. L’operazione diretta dalla locale base del Mossad per ordine diretto di Ben Gurion fatto arrivare tramite tramite Ada Sereni e Yehuda Arazi, protetti di De Gasperi.
14/08/1948: un attentato contro due aerei diretti in Egitto fu invece sventato per un controllo di routine all’aeroporto di Venezia.

17/09/1948: Il mediatore svedese delle Nazioni Unite il conte Folke Bernadotte (che salvò circa 31.000 ebrei dai campi di sterminio nazisti) venne assassinato a Gerusalemme dalla banda Stern.
30/10/1948: le bande sioniste entrano a Eilabun, un villaggio palestinese di 750 abitanti, quasi tutti cristiani. Dopo aver fatto uscire dalle chiese la popolazione che vi si era rifugiata, assassinano con un colpo alla nuca 9 abitanti, ne mitragliarono altri 4 e deportarono il resto del villaggio verso il Libano, dopo aver eseguito un totale saccheggio di ogni bene.

I Vendicatori

Dopo la seconda guerra mondiale un gruppo paramilitare di 50 ebrei soprannominati “i vendicatori” organizzò un complotto fallito, a suo tempo approvato dal fondatore di Israele Ben-Gurion, per uccidere 6 milioni di civili tedeschi avvelenando le riserve idriche tedesche Il capo del complotto, Abba Kovner, ricevette il Premio Israele nel 1970, la più alta onorificenza culturale del Paese.
Di recente è stato scoperto che le forze israeliane sono impegnate in un’operazione segreta denominata “Getta il tuo pane” (Cast Thy Bread), che fa eco a quello dei “vendicatori”.

In Italia dopo la guerra i gruppi terroristici sionisti rimasero attivi a lungo e vennero indicato il loro coinvolgimento in molte azioni terroristiche, sia da magistrati, che da politici “informati”, quali Andreotti e Nenni. Si parla di forti coinvolgimenti nella “Strategia della Tensione”, nei sabotaggi ad aziende come la Macchi e a navi impegnate nei trasporti militari e anche nella morte di Enrico Mattei (1962).
Sono attribuiti a loro gli omicidi di Adel Wail Zwaiter (1972), Nazih Matar e Youssef Kamal Hussein (1982) e altri esponenti palestinesi in Italia.
Di certo nel febbraio 1949 i sionisti italiani Valerio Ascarelli e Giuliana Basevi, insieme all’israeliano Josef Dror, furono trovati in possesso di cassette di esplosivo ad alto potenziale, 11 kg di tritolo, contenitori di liquidi esplosivi-incendiari, congegni ad orologeria.
( https://eurasia-rivista.com/il-terrorismo-sionista-in-italia/ )

Le quotidiane predazioni odierne in Cisgiordania da parte dei “settler”, gli omicidi dei palestinesi, lo sradicamento degli ulivi centenari, la deviazione e l’avvelenamento delle fonti d’acqua, l’abbattimento delle case delle scuole, eccetera, eccetera, sono la continuazione criminale (con la protezione delle forze armate israeliane) del terrorismo iniziato dai sionisti cent’anni fa.

Cast Thy Bread

Quello che va ricordato è ciò che Ilan Pappè dimostra, attraverso fonti storiche primarie, come i diari di Ben Gurion e i verbali del Comitato di Consulta dell’Haganah: la “de-arabizzazione” della Palestina e la “pulizia etnica” erano già nel programma sionista fin dalla sua fondazione ai tempi di Theodore Herzl.
A questo sccopo furono redatti vari strategici a partire dal il Piano Aleph (A) del 1936, stilato da Ben Gurion stesso, seguito da altri piani fino al definitivo Piano Dalet (D).
Infatti quando scattò il Piano Dalet le bande terroriste arrivarono nei villaggi già sapendo quali villaggi colpire, quali palestinesi eliminare immediatamente, quali terreni, raccolti, eccetera predare. Tutto era già documentato in un apposito archivio gestito con i soldi del Fondo Nazionale Ebraico, redatto tramite una rete spie, degna della trama di un film.
(leggere il libro: “La pulizia etnica della Palestina“)

L’altra cosa da non dimenticare è che tutti questi terroristi di anni fa, esattamente come i settler terroristi di oggi,

Ilan Pappè (la Pulizia Etnica della Palestina)

esattamente come i militari genocidi che sparano 335 colpi contro una bambina di 6 anni (Hind Rajab), sono protetti e coccolati dall’establishment sionista. Dal governo, dal parlamento, dalla magistratura e dalla stampa e i media israeliani.
Tutti e cinque i “poteri” uniti in un’unica dittatura criminale.

Goldstein: un caso di scuola moderno

Il 25/02/1994, nel corso d’un tentativo di processo di pace tra Israele e Palestina, un estremista americano-israeliano di nome Baruch Goldstein massacrò 29 palestinesi, diversi di appena 12 anni, e ne ferì altri 125 in una sparatoria di massa in una moschea di Hebron in Cisgiordania.
Questo atto orribile sarebbe diventato noto come il massacro della Grotta dei Patriarchi.
L’attuale ministro israeliano per la Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir teneva un ritratto dell’attentatore appeso al muro.

Goldstein aveva prestato servizio come medico nell’esercito israeliano, dove, in accordo con le sue convinzioni religiose ebraiche estreme, si rifiutò di curare gli arabi feriti, dicendo “Non sono disposto a curare nessun non ebreo
Alcuni dei colleghi tirocinanti di Goldstein chiesero che fosse licenziato per aver rifiutato gli ordini, ma Haaretz ha riferito che Goldstein “era già allora protetto da persone di alto livello negli alti ministeri“.
L’attivista israeliano per i diritti civili Israel Shahak ha scritto che “l’intero establishment israeliano, non solo l’esercito, era responsabile della clemenza concessa a Goldstein per i suoi misfatti. La clemenza durò fino al massacro

Baci sulla tomba di Baruch Goldstein

Shahak ha sostenuto che il trattamento speciale riservato a Goldstein era un riflesso del sentimento istituzionale “anti-gentile” nel cuore dello stato sionista: “Le politiche israeliane, dirette verso i palestinesi, gli altri arabi del Medio Oriente (percepiti dai sionisti come non ebrei) e le persone di altre nazioni, sono spiegabili solo presupponendo che siano basate su un sentimento anti-gentile“.

Nei giorni successivi al massacro i quartieri ebraici di Gerusalemme erano pieni di manifesti che celebravano Goldstein.
Durante il funerale di Goldstein noti rabbini elogiarono Goldstein e lodarono l’omicidio.
Il rabbino sionista Israel Ariel commentò: “Gli ebrei non erediteranno la terra con alcun accordo di pace, ma solo con lo spargimento di sangue“.
Dopo gli eventi, un sondaggio rilevò come almeno il 50% degli ebrei israeliani approvasse il massacro.
Le azioni orribili di Goldstein, e la risposta dell’opinione pubblica israeliana, sono un riflesso spaventoso degli atteggiamenti criminali e suprematisti profondamente radicati nello stato sionista.

 

Oggi come ieri

ANSA 17/11/2025

Lo stato d’Israele, le sue forze armate (IDF) e i sionisti in genere non hanno mai smesso di praticare il terrorismo in Israele, in Palestina, in Medio Oriente e nel mondo tutto.
L’elenco dei cosiddetti “omicidi mirati”, per esempio è lunghissimo, il metodo è praticato da cento anni e viene rivendicato quotidianamente:

Il ministro della Pubblica sicurezza israeliano, Itamar Ben-Gvir, figura di estrema destra, ha chiesto oggi l’arresto del presidente palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) e l’assassinio di alti funzionari palestinesi qualora il Consiglio di Sicurezza dell’Onu votasse a favore dello Stato palestinese.

“Se accelerano il riconoscimento di questo Stato fabbricato, se l’Onu lo riconosce, voi (…) dovete ordinare omicidi mirati di alti funzionari dell’Autorità Nazionale Palestinese, che sono terroristi sotto ogni aspetto (e) ordinare l’arresto di Abu Mazen”, ha detto Ben-Gvir ai giornalisti, rivolgendosi direttamente a Netanyahu.

(fonte ANSA: https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2025/11/17/ben-gvir-arrestare-abu-mazen-se-onu-vota-ok-a-stato-palestina_a7fc8adf-2c99-496d-a895-4179053a369c.html )

 

 

Share Button
Tagged on:                 

Lascia un commento